Descrizione del paziente
Il paziente trentenne si era presentato alla nostra osservazione desideroso di risolvere con l’implantologia dentale il suo problema funzionale ed estetico che si protraeva da anni. Aveva fatto numerose ricerche su Internet ed era rimasto favorevolmente impressionato dai casi clinici risolti presso la nostra Clinica ed aveva prenotato una visita.
Il paziente, a cui mancavano alcuni denti posteriori in entrambi i settori dell’arcata superiore, riferiva difficoltà alla masticazione. I denti residui erano non più recuperabili a causa di carie e cure endondontiche effettuate anni prima non in modo accurato. Il suo sorriso, come dalle immagini sottostanti, era gravemente compromesso .
Implantologia a carico immediato: analisi del caso e preparazione all’intervento
Tecnicamente la difficoltà dell’intervento consisteva nel riuscire ad ottenere delle linee di emergenza dei nuovi denti corrette, poiché le stesse linee dentali nel giovane paziente erano disomogenee a causa di una eruzione passiva alterata, che, in parole povere, significa “denti corti rispetto alle gengive”.
E’ stata realizzata una mascherina dentale (placca trasparente) che simulava quello che sarebbe stato il risultato finale. La mascherina è stata consegnata al paziente in modo che, una volta a casa, la potesse posizionare sopra i propri denti. In questo modo avrebbe avuto il tempo di giudicare se la futura riabilitazione sarebbe stata in grado di soddisfare le sue esigenze estetiche.
Implantologia a carico immediato: le fasi dell’intervento.
Essendo la situazione di osso residuo deficitaria (poco osso), si è deciso che per l’inserimento degli impianti dentali l’unica soluzione possibile fosse quella di sfruttate gli alveoli post-estrattivi. La difficoltà tecnica dell’intervento di implantologia a carico immediato era riuscire a fare in modo che, come era stato pianificato tramite la mascherina dentale, il posizionamento di ogni singolo impianto e la sua relativa profondità consentisse poi l’emergenza dei nuovi denti su una linea uniforme e corretta.
Al paziente in sedazione cosciente sono stati estratti tutti i denti dell’arcata superiore ed inseriti contemporaneamente negli alveoli post-estrattivi, secondo il protocollo OnlyOne®, 5 impianti dentali. Uno di questi, non avendo una buona stabilità, è stato sommerso in attesa che si osteointegrasse, con l’intento di utilizzarlo a distanza di 3 mesi.
Conclusioni
Nel giro di 24 ore al paziente è stata consegnata una protesi provvisoria fissa di 10 denti avvitata sugli impianti.
Il paziente ha ripreso immediatamente la sua funzionalità masticatoria e si è dimostrato estremamente soddisfatto e sorpreso del risultato estetico ottenuto, che rispecchiava perfettamente quanto era stato visualizzato con la mascherina dentale.
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