In Implantologia dentale le controindicazioni possono essere assolute o relative.
Impianti dentali: controindicazioni assolute
- Immunodeficenze (deficit della risposta immunitaria).
- Cirrosi epatica.
- Insufficienza renale.
- Malattie mentali o gravi disturbi psicologici.
- Malattie neurologiche gravi (ictus,morbo di Parkinson,morbo di Alzheimer).
- Tossicodipendenze.
- Neoplasie in atto e pazienti in chemioterapia o sottoposti a terapia radiante nei 3 mesi prima dell’intervento di implantologia dentale.
- Donne in gravidanza.
Impianti dentali: controindicazioni relative
- Diabete grave, controllato con difficoltà anche con l’uso di farmaci.
- Malattie autoimmunitarie (Lupus Eritematoso Sistemico, artrite reumatoide).
- Malattie cardiache (endocardite o valvulopatie).
- Disturbi della coagulazione.
- Patologie delle mucose orali (lichen planus, pemfigo, eritema multiforme, stomatite erpetica).
Impianti dentali e osteoporosi
L’osteoporosi non è una controindicazione al posizionamento degli impianti dentali.
Sarà opportuno valutare però in questi casi la qualità ossea del paziente da trattare perché se l’osso fosse scadente, nel caso venisse seguito il protocollo di carico immediato, potrebbe compromettere l’osteointegrazione degli impianti dentali).
Andrà altresì considerato con attenzione il paziente che assume da diversi anni farmaci come gli alendronati in quanto qualsiasi intervento di chirurgia orale in tali pazienti può avere come conseguenza una osteonecrosi.
Impianti dentali e parodontite.
Il posizionamento degli impianti dentali immediatamente dopo l’estrazione di denti con infezioni non è assolutamente una controindicazione.
Il Dr. Roberto Villa nel 2005 e poi nel 2007 in 2 studi pubblicati su riviste internazionali ha dimostrato che è possibile posizionare degli impianti dentali a carico immediato nelle stesse aree di denti affetti da parodontite o granulomi con percentuali di successo elevatissime.
Impianti dentali: considerazioni finali.
Tutti i pazienti in buona salute e motivati possono affrontare un intervento di Implantologia dentale.
E’ opportuno precisare però che un esperto chirurgo implantologo dovrà necessariamente valutare “la situazione clinica globale” del paziente. Singolarmente, da caso a caso, deciderà poi se e come intervenire.
Facciamo un esempio :
un paziente diabetico compensato, che controlla la sua patologia in maniera precisa, potrà accedere all’Implantologia come un paziente sano e come un paziente sano conserverà i suoi impianti dentali per lunghi anni; l’unico impegno che gli si chiederà sarà quello di praticare giornalmente una corretta igiene orale domiciliare e di sottoporsi regolarmente ai controlli clinici programmati.
Sottolineiamo perciò l’importanza che riveste una prima visita dal chirurgo implantologo, indispensabile per accertarsi dello stato di salute generale del paziente.
L'articolo Impianti dentali: controindicazioni. sembra essere il primo su Blog Implantologia Avanzata.